Quando non si conosce il significato di “dimissioni”

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Le dimissioni non necessariamente rappresentano una sconfitta. Talvolta è necessario dimettersi non per propria colpa o responsabilità, ma perché la situazione lo richiede, perché diventa un modo per uscire degnamente da una situazione insostenibile, per salvare almeno la dignità. Ma sembra che qualcuno non conosca questo termine. Certi politici sono letteralmente incollati al proprio scranno e fanno di tutto per non abbandonarlo, anche di fronte all’evidenza, un’evidenza che non lascia dubbi sulla responsabilità diretta ed indiretta del soggetto.

Ad esempio, il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, anche di fronte alle velate (e anche non) richieste di un suo addio alla carica da parte dei vertici del suo partito, continua a percorrere la propria strada, apparentemente senza ascoltare nessuno. 4 dei suoi assessori sono in galera e tali assessori sono stati scelti da lei. La responsabilità indiretta è palese. Se nomini come assessori dei delinquenti, non puoi pretendere semplicemente di poter sostituirli come fossero pezzi difettati. Il sindaco è responsabile dei propri assessori e non può esentarsi da tale responsabilità. Il comune di Napoli è indebitato, come molti (troppi) comuni, non ha saputo gestire le emergenze della città, ed ora si scopre che alcuni assessori e consiglieri comunali erano avvezzi al malaffare, all’appalto facile e agevolato… per non dimettersi, caro sindaco, non basta avere la maggioranza degli assessori in libertà! Non è una grandezza statistica, qui si parla di buonsenso! Ovviamente, l’iscrizione nel registro degli indagati non è garanzia di colpevolezza, ci mancherebbe. Ma se tali iscrizioni sono sostenute da un discreto e palese castello accusatorio, beh, allora non si può far finta che tali assessori si siano smaterializzati, o finiti in un’altra dimensione spazio-temporale.

Ovviamente, con Bassolino presidente alla regione Campania, come può la Iervolino dimettersi? Entrambi penseranno “Quando si dimette l’altro, mi dimetto anch’io” e così vanno avanti a braccetto, insieme, confermando il fatto che le disgrazie non arrivano mai da sole…

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