Ho letto oggi che in Italia è in arrivo la nube radioattiva proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima. Il primo pensiero è stato “cazzo, pure questa!”, ma a mente fredda ho capito che i rischi per la salute sono del tutto irrisori. I livelli di radioattività sono talmente bassi che non avranno né effetti immediati né effetti duraturi sulla popolazione.
Certo è che è sempre preoccupante sapere che sopra la propria testa aleggia una nube radioattiva, non è un pensiero che aiuta a vivere bene sicuramente. Forse, però, baratterei quasi volentieri la nuvoletta nucleare con la cappa di smog sopra i cieli di Milano. Secondo me la nube potrebbe pure deviare dalla sua traiettoria per evitare di incrociare lo smog sul nord Italia.
Tornando alla nube, penso che più che preoccuparci delle nubi giapponesi: credo che in primis dobbiamo alzare lo sguardo e preoccuparci per tutta la merda chimica che gettiamo quotidianamente nella nostra atmosfera; e sul nucleare, meglio preoccuparsi delle centrali nucleari che l’attuale maggioranza politica vorrebbe installare sul suolo italico. Ora provano a procrastinare l’attuazione di questo programma energetico, ma è solo un vano tentativo di allontanare l’attenzione dal disastro nucleare di Fukushima e dal referendum del giugno prossimo venturo che chiederà agli Italiani di esprimersi a favore o contro il nucleare in Italia. Sono abbastanza schifato da tutto ciò e voglio solo sperare che il referendum non venga ulteriormente danneggiato, perché il tema nucleare è una questione di rara importanza per un referendum popolare.